La legge della libertà



Ecco il testo che si è guadagnato il secondo posto al Premio "Legalità...è libertà". 
Autrice è Denise Ruggeri, della IV C Liceo Scientifico. 



Libertà: “Stato di autonomia essenzialmente sentito come diritto, e come tale garantito da una precisa volontà e coscienza di ordine morale, sociale, politico”.

L'uomo non è mai stato pienamente libero, né mai lo sarà, perché ciò che lo limita nella sua ambiziosa ricerca alla libertà è proprio se stesso. Se ci soffermassimo anche per poco a pensare al passato ripercorrendo la nostra intera storia evolutiva, non riusciremmo a scovare altro che brevi istanti, talmente solenni da esser rimasti nella memoria anche di chi non era presente, in cui la nostra specie ha avuto solamente piccoli assaggi di libertà. L'abolizione della schiavitù, l'abbattimento del fascismo, il suffragio universale. Tutte conquiste di immenso valore. Conquiste di guerre a cui noi in primis abbiamo dato vita. Conquiste realizzate grazie al sacrificio di uomini stanchi di sottostare alle bigotte e impudiche scelte che altri hanno preteso di prendere al loro posto, che in più altro non avevano che la sola convinzione di essere più forti.

Quando gli occhi di ognuno non vedono altro che i propri interessi, noi stessi diventiamo il nostro più grande male, e ciò nuoce all'intera comunità.

Riguardando il passato, sono stati gli uomini ricchi e potenti, con desideri pienamente egoistici, a fare le scelte sbagliate. Ma ciò che ci insegna la storia è anche che, insieme, ci siamo rialzati. Insieme tutti abbiamo avuto coraggio. Insieme, gli uomini si sono battuti per i propri diritti. E insieme abbiamo vinto. Possiamo solo immaginare cosa abbiano provato i nostri avi quando seppero che la grande guerra era finita, o quale esatta sensazione si fece strada nel cuore degli innocenti deportati ad Auschwitz quando il campo venne liberato. Possiamo solo immaginare, cosa voglia dire sentire un briciolo di libertà nel nostro petto, un assaggio di speranza. Perché col tempo l'uomo dimentica e perde il senso del dovere.
La libertà non è solo questo. Non basta solo che in qualche momento nella storia riusciamo a rialzarci, fieri, per poi ricadere dopo due passi, obliati dal ricordo delle pene causate dalla caduta. Serve che tutti facciamo il nostro dovere, sempre, senza discontinuità. Perché per ottenere la piena libertà, dobbiamo guadagnarcela in ogni momento. Ed è qui che subentra la legalità. Tutt’oggi troppi uomini vengono schiavizzati; tutt’oggi nuovi dittatori mascherati salgono al potere; tutt’oggi fin troppe donne sono vittime di misoginia. E a questo punto, mi chiedo, a cosa è servito combattere? A cosa serve il passato se non da allarmante promemoria delle gravi conseguenze dei nostri sbagli?
Ciò che è più grave, è la nostra completa cecità e il disinteresse verso ciò che noi sappiamo essere giusto. Siamo al corrente di cosa bisognerebbe fare per vivere tutti nella piena pace, ma siamo troppo egoisti per farlo. Sappiamo perfettamente che il principio della convivenza è proprio il rispetto. Il rispetto per gli altri, per i loro diritti, rispetto per i propri doveri.

«La vera civiltà è quando ciascun uomo dà a ciascun altro ogni diritto che pretende per se stesso» disse il politico e scrittore statunitense Robert Green Ingersoll.
Se rispettassimo noi stessi e gli altri, saremmo tutti effettivamente eguali. Ed essere messi sullo stesso piano ci rende liberi.
I limiti entro i quali possiamo agire nel rispetto di chi ci sta vicino, ci sono dati dalle leggi.
“Il principio di legalità esprime oggi una scelta politica in base alla quale la libertà viene limitata nella misura essenziale per assicurare la pace.
È alle leggi che noi dobbiamo attenerci per una convivenza pacifica, e violarle significa strappare un diritto a qualcun altro, impedirgli di vivere liberamente.
Il nostro grande vero problema, dunque, è l’individualismo.
Dobbiamo combatterlo, affrontarlo con tutte le nostre forze. Dobbiamo sfuggire all’indifferenza e aprirci alla solidarietà. Solo così gli uomini smetteranno di essere trattati come schiavi, di essere discriminati in base all’orientamento sessuale o al colore della pelle. Solo così le donne potranno sentirsi sicure di uscire senza aver paura di essere stuprate sulla strada verso casa, o di ottenere un lavoro dignitosamente e non essere ricattate sessualmente. Solo così miliardi di bambini innocenti potranno avere finalmente un’infanzia e non essere costretti a prendere un’arma in mano per combattere guerre sconsiderate. Solo così saremo liberi di vivere.

Perché libertà significa tante cose meravigliose. Libertà è rispetto. Libertà è porsi dei limiti. Libertà è uguaglianza. Libertà è pace. Libertà è vivere.