GRANDE SUCCESSO DELLA VI NOTTE NAZIONALE DEL LICEO CLASSICO ALL’IMPALLOMENI


(a cura dei Proff. Domenico Cutrupia, Alessandro Di Bella, Oriana Scampitelli)


VI edizione della Notte nazionale del Liceo classico all’”Impallomeni” di Milazzo. Nell’auditorium del liceo milazzese un folto pubblico ha assistito alla manifestazione che ha coinvolto 436 licei classici di tutta Italia. In apertura la Preside, Prof.ssa Caterina Nicosia, ha salutato i presenti sottolineando l’importanza della memoria della cultura classica, patrimonio che è a fondamento della civiltà europea ed occidentale.


Dopo l’ascolto in video del brano “L’ombra delle nuvole” del cantautore Francesco Rainero, è stato letto il racconto di Gabriel Bianchi, della I A del Liceo “Repetti” di Carrara, ispirato a un passo del De causis plantarum di Teofrasto in cui si discute dei cambiamenti climatici provocati dagli interventi dell’uomo sulla natura. Il racconto dello studente toscano costituisce un’importante riflessione sulla lezione dei classici sulla necessità del rispetto della natura.


Il cuore dell’evento è stato la performance teatrale degli studenti dal titolo “Sporchi, brutti e … (non sempre) cattivi”, parafrasando un celebre film di Ettore Scola. 

Sotto la regia della Prof.ssa Maria Miceli, con l’ausilio del prof. Vincent Dominique Trifirò nella scenografia e di tutti i docenti dell’Indirizzo classico (in primis i docenti di lettere, latino e greco, le Proff.sse Gina Campagna, Concetta Cicero e Fiorenza Di Stefano e il Prof. Massimo Raffa), gli alunni si sono esibiti in percorso tematico sul brutto, con tratti orridi e macabri, una rappresentazione teatrale di forte impatto emotivo, molto curata nell’interpretazione, nelle scenografie, nell’accompagnamento musicale e nelle coreografie. Nella preparazione dell’evento tutti gli alunni di tutte le classi sono stati coinvolti, come attori, musicisti, coreografi, scenografi, truccatori.


Si è iniziato con un adattamento in chiave attualizzante del canto III dell’Inferno dantesco incentrato sulla figura di Caronte “occhi di bragia”, passando per il corteo allegorico delle personificazioni delle Virtù e dei 7 Vizi capitali per arrivare al canto XXXIII col conte Ugolino che, sollevata la bocca “dal fiero pasto”, racconta la propria morte e quella dei propri figli.








Successivamente ci si è spostati sul libro VI della Pharsalia di Lucano,  nel momento in cui Sesto Pompeo, figlio di Gneo Pompeo, consultata la maga Eritto per conoscere il destino dell’imminente battaglia di Farsalo contro Cesare, ascolta la profezia di un soldato defunto, riportato temporaneamente in vita solo per svelare la triste sorte del padre e di tutti i pompeiani.

La rappresentazione si è conclusa con scene dalle Eumenidi di Eschilo in cui le terribili Erinni, vendicatrici del matricidio di Oreste, mentre minacciano di morte Oreste, supplice sull’altare di Atena, vengono trasformate dalla dea Atena nelle Eumenidi, divinità benevole protettrici di Atene.





La Notte Nazionale del Liceo classico, come in tutti i licei classici aderenti all’iniziativa, è terminata con la declamazione dei vv. 1-38 dell’Agamennone di Eschilo.