(Federico Amalfa IV A classico)
Però, prima di presentare ciò che sarà, mi preme
ripercorrere il cammino che ci ha portato sin qui.
Quasi due anni
fa, l’allora neoeletto Direttivo Studentesco decise di donare, caricandosi di tutte
le spese di stampa, agli studenti dell’“Impallomeni”, un mensile che si ponesse
l’obiettivo di raccontare il mondo visto con gli occhi dei ragazzi che, nel
bene e nel male, sono una parte fondamentale dell’istituzione scolastica. Così,
in maniera semiclandestina, nacque “Scritti di corridoio”. Ricordo bene cosa
rappresentò per i dieci membri del direttivo l’inizio di quel progetto. In
quelle quattro pagine c’era qualunque cosa ritenessimo importante analizzare o,
più semplicemente, raccontare. In quei due “fogli” c’era tutto l’impegno profuso
da un gruppo di ragazzi e ragazze che, nonostante ci fossero i presupposti per
mandare tutto in malora, hanno sempre creduto nella necessità, per il “G.B.
Impallomeni”, di avere su carta una voce critica.
Finito l’anno
scolastico in cui “Scritti di corridoio” comparve per la prima volta ed
iniziatone uno nuovo, il destino del giornalino sembrava fosse quello di
continuare a circolare irregolarmente, ma la disponibilità e l’impegno del
Prof. Alessandro Di Bella e della Prof.ssa Oriana Scampitelli hanno portato ad
un accordo in seguito al quale il nostro mensile è stato “messo in regola” con
il nome de “La Voce del Gibbì”. Le spese di stampa sono state coperte grazie al
contributo degli studenti e di alcuni docenti. Abbiamo ottenuto la possibilità di
avere una redazione fissa che si occupasse di scrivere, correggere ed
impaginare gli articoli. In poche parole, un progetto clandestino è diventato
ben presto un giornale in piena regola.
Ma, come
accennato, i cambiamenti non si sono fermati. Con questo pezzo debutta, infatti,
la nostra versione on line. La scelta di passare al web nasce dalla convinzione
che questo sia il mezzo più efficace per permettere ad ogni singolo articolo di
avere la massima diffusione e di raggiungere quanti più studenti possibile. La
redazione è, inoltre, sostenitrice convinta delle istanze ambientaliste e con
questo gesto vuole provare a ridurre lo spreco di carta. La scelta non va, però,
nella direzione di un abbandono tout court del cartaceo. Ci proponiamo, infatti,
di mandare in stampa un bimestrale che raccolga, insieme ad articoli inediti, i
più belli pubblicati sul nostro blog.
In conclusione,
voglio ringraziare quei sette ragazzi e quelle due ragazze insieme ai quali abbiamo
iniziato quest’avventura: Luisa Gaeta che, l’anno passato, ha profuso infinito
impegno in questo progetto e tutti gli studenti e le studentesse che in misura
maggiore o minore hanno permesso ad un’idea di diventare realtà. Un “grazie” va
ai sopracitati professori ed alla prof.ssa Concetta Cicero che da quest’anno fa
parte della redazione. Il più grande ringraziamento, però, va a tutti quanti
voi che da due anni siete nostri appassionati lettori.