“Ricordi
il 2006?”
“Solo” undici anni fa la Nazionale
Italiana di calcio vinceva in Germania il suo quarto, indimenticabile Mondiale.
Un titolo conquistato in maniera del tutto inaspettata; proprio per questo, un
ricordo indelebile nel cuore di tutti gli Italiani.
A dire la verità, però, è inutile
dipingere quell’Italia come una squadra di fenomeni, poiché nonostante
comprendesse campioni del calibro di Del Piero, Totti o Pirlo, a fare veramente
la differenza furono la grinta e il cuore.
Oggi, undici anni dopo, la Nazionale
attraversa un periodo buio della sua storia, reduce dalla sconfitta del 10 novembre
contro la rappresentativa svedese, fuori casa, per 1-0. La partita di venerdì,
però, non era una come tante, in quanto match d’andata dei playoff per le
qualificazioni al mondiale del 2018 in Russia. La Nazionale di casa riesce,
dunque, contro ogni previsione a battere la blasonata Italia, nonostante
l’assenza del campione Ibrahimovic, con un gol fortunoso e un arbitraggio discutibile.
È vero, siamo l’Italia e ciò dovrebbe darci fiducia, ma vedendo il gioco e le
geometrie tattiche della squadra del CT Ventura, sono poche le certezze, a
parte i veterani, campioni nel 2006: Buffon, Chiellini e Barzagli.
Non eravamo fenomeni allora e non lo
siamo neppure adesso, ma di quella grinta e di quel cuore, che da sempre
caratterizzano gli Azzurri, oggi non si ha la minima traccia. Non uscire
vittoriosi dalla sfida di ritorno di oggi, a San Siro, nel “Teatro dei Sogni”,
vorrebbe dire non qualificarsi ad un Campionato Mondiale, cosa accaduta solo 59
anni fa. Oltre che una pessima figura di fronte al mondo del calcio, sarebbe un
durissimo colpo per il popolo del “Bel Paese”, che, si sa, vive di questo
sport.
E allora adesso bisogna solo crederci,
mettere il cuore durante tutti e 90 i minuti della partita di questo lunedì
sera. Perché? Perché siamo l’Italia, e nel “Teatro dei Sogni”, dunque, non ci
resta che sognare e fare sognare, staccando un biglietto per la Russia, e
chissà, magari rivivendo ancora quelle emozioni…
Giulio Adamo
IV C L.S.