(di Giorgia Gemelli, II B scuola media
“Garibaldi”)
VI SIETE MAI CHIESTI COSA PROVINO I GIGANTI
DELLE NAZIONI QUANDO SI RIUNISCONO A DISCUTERE DEI PROBLEMI ODIERNI CHE
AFFLIGGONO LA
POPOLAZIONE MONDIALE?
Ebbene,
io lo scoprirò a marzo insieme ad alcuni miei ‘’colleghi’’,
durante un viaggio diretto verso New
York.
Saremo
dei diplomatici per sei giorni; per essere più precisi eseguiremo una
simulazione, nel Palazzo dell’ONU, in cui (a coppie) rappresenteremo una
nazione di cui poi discuteremo.
Per
esempio, a me e alla mia amica Azzurra hanno assegnato l’Olanda/Paesi Bassi, e
nel nostro ‘’speech’’ (discorso) parleremo sia del
suo aspetto politico, sia di quello economico e di tutte le problematiche che
poi vedremo in seguito.
Il Palazzo di vetro dell'ONU a New York |
Ma per
fare in modo che la simulazione sia perfetta, dobbiamo seguire un corso di
formazione che mira a fornire ad ogni studente le competenze
necessarie per prendere parte alla simulazione del meccanismo di funzionamento
degli organi delle Nazioni Unite in qualità di delegato di uno dei 193 paesi
membri dell’ONU. Studieremo la storia e la struttura delle Nazioni Unite, le
regole procedurali che ne disciplinano il funzionamento e i “topics”
(argomenti) oggetto del dibattito durante i lavori di simulazione a New York.
Le lezioni saranno anche in lingua inglese e mireranno a fornire a noi studenti
le competenze linguistiche e generali necessarie a prendere parte al dibattito
durante le sessioni di lavoro a New York.
Interpretando queste
posizioni alle Nazioni Unite, noi studenti, confrontandoci nel dibattito
con i nostri coetanei, non solo svilupperemo una consapevolezza dei bisogni e dei diritti, ma impareremo anche a rispettare le culture, le visioni e le credenze
altrui. Ricoprendo il ruolo
di Ambasciatori alle Nazioni Unite nelle simulazioni del CWMUN. Condurremo, inoltre, ricerche sul tema discusso nella
Commissione ONU, imparando come agisce la comunità internazionale su temi quali
pace e sicurezza, diritti umani, diritti del fanciullo, lavoro minorile,
ambiente, cibo e malnutrizione, sviluppo economico e globalizzazione.Insomma, sarà una fantastica occasione per farci educare a costruire un futuro migliore e, allo stesso tempo, un esempio in cui l'educazione è l’arma più potente.