(di Sofia Capone
IV A, liceo classico)
Da sempre, gli Scout di tutto
il pianeta si impegnano attivamente nell'ecologia e, quindi, in tutti quegli
svariati ambiti che vedono come protagonista la Natura. Non a caso, uno dei
fondamentali articoli della legge dello scout afferma che, questi ultimi,
"amano e rispettano la natura". Di primo acchito potrebbe risultare
una legge banale, limitata al non gettare cartacce o semplicemente ridurre gli
sprechi, ma è molto più di questo: lo scout, così come un qualsiasi cittadino
attivo, si cura della natura riparando ai danni fatti dagli altri; dunque, lo
scout è un buon operatore, poiché agisce nel suo territorio, non soltanto
attraverso manifestazioni, interviste e tutto ciò che riguarda l'aspetto
teorico, ma è anche in grado di rimboccarsi le maniche e darsi da fare.
Quest'anno, noi ragazzi dei
clan del gruppo Milazzo 1 e Milazzo 2, abbiamo deciso di vertere il nostro
capitolo sulla valorizzazione del territorio milazzese, sia in ambito ecologico
sia in quello culturale, poiché entrambi gli aspetti della cittadina si
intrecciano, fondendosi in un unicum, sull'esempio di quanto detto
precedentemente. Crediamo che una città debba essere popolata da veri e propri
cittadini, i quali sono coinvolti nel panorama politico, culturale ed
ambientale della città che ospitano, ma, soprattutto, siamo fermamente
consapevoli dell'importanza che rivestono i giovani in questi ambiti, ed è per
questo che ci siamo interrogati sul coinvolgimento degli stessi nelle attività
del territorio, trovando una risposta attraverso la somministrazione di un
sondaggio esteso unicamente ai ragazzi tra i 15 e i 19 anni circa.
Sfortunatamente, sembra esserci
una falla nel sistema: i giovani milazzesi non sembrano essere informati su
quanto accade in città, anzi, appaiono totalmente indifferenti. Noi scout,
però, abbiamo avuto la curiosità di indagare oltre su questa dilagante apatia
che attacca non soltanto i più piccoli, ma anche gli adulti, intervistando
assessori e attivisti di spicco sul nostro territorio: tra questi Carmelo
Isgrò, biologo e biochimico milazzese, noto per aver effettuato il recupero
dello scheletro di un capodoglio spiaggiato a Capo Milazzo, Siso, contenente
una quantità esorbitante di plastica e rifiuti di ogni genere. È, inoltre, un
promotore delle giornate dedicate alla pulizia delle meravigliose spiagge
milazzesi, purtroppo sfregiate dall'incuranza dell'essere umano. Il biologo
Isgrò ci ha parlato di come distinguere la plastica utile da quella, al
contrario, superflua: consiglia di optare per la plastica riutilizzabile ed
evitare, invece, quella monouso, che costituisce un pericolo costante per la
fauna marina. Il suo motto è "Riduci. Riusa. Ricicla". Abbiamo
intervistato l'assessore all'ambiente Damiano Maisano, il quale ha annunciato l’impiego di una probabile ditta addetta alla raccolta rifiuti, della durata di circa sette
anni. Ed infine, Salvatore Presti, assessore alla
cultura, ci ha presentato una triste realtà, senza mezzi termini: mancano le
risorse economiche per la valorizzazione artistica e archeologica di Milazzo.