di
Lorenzo Mingarelli, I C LS
Ancora 25
aprile! Nonostante le solite polemiche, ancora una volta nell’anniversario
della Liberazione, abbiamo ricordato chi, a costo della vita, ha fatto la
Resistenza contro il nazifascismo. Quest’anno ci siamo messi dalla parte dei
deboli, degli ultimi, dalla parte di chi sta pagando duramente la crisi dovuta
al Coronavirus, ma che affonda le sue radici anche nelle scelte di chi ha solo saputo operare tagli su
tagli alla sanità pubblica, al welfare, alle politiche sociali. Così, si è contribuito non solo ad impoverire
la massa, ma anche al diffondersi di rigurgiti di violenza verbale contro i più deboli, in Italia
come in Europa, sui social come nella vita reale.
Ecco perché bisogna tenere dritta la barra della
memoria e fare tesoro degli insegnamenti dei partigiani: per chiedere con forza
la piena attuazione della Costituzione Repubblicana, nata dalla Resistenza, soprattutto
in questo periodo di tragici cambiamenti
socioeconomici; per lottare insieme per il riconoscimento dei diritti di tutte
e tutti senza che nessuno sia lasciato indietro. In questo giorno così pieno di
significato per noi è stato importante non dimenticare chi ancora lotta per
avere riconosciuta la propria libertà: un pensiero va ai Palestinesi, ai Siriani, ai Curdi.
Il messaggio a tutte e tutti, in questa giornata, è
stato quello di non abbassare la guardia, di non seguire ciecamente, come un
branco di pecore smarrite, tutte quelle persone che disonorano tutt’oggi la
grande lotta dei nostri partigiani e la loro grande conquista, la democrazia, grazie
a cui tutti possiamo esprimere il nostro
pensiero.
In questa operazione di recupero e custodia della
memoria non possiamo dimenticare le parole di Piero Calamandrei, che augurò a
tutte le generazioni future di non dover mai provare quel senso di angoscia ed
asfissia, che lui, come altri, provò per 20 anni. Questa è la giornata di noi
Italiani, è la giornata che ha dato inizio alla grande storia della nostro
Repubblica. Fare memoria della Resistenza, della lotta di Liberazione, di
quelle pagine decisive della nostra storia, dei coraggiosi che le scrissero,
significa ribadire i valori di libertà, giustizia e coesione sociale che ne
furono alla base, sentendoci uniti una volta per tutte sotto il Tricolore.
W LA REPUBBLICA ITALIANA W LA DEMOCRAZIA!