LATINO LINGUA MORTA?

 Il latino è davvero una lingua morta? È una di quelle domande a cui quasi tutti credono di saper rispondere. Dagli studi che noi ragazzi di un liceo o gli universitari possono fare riguardanti questa lingua, vengono trasmesse delle notizie, che ci portano a rispondere con un deciso “sì!”. Facendo, però, qualche piccola ricerca, possiamo scoprire che in realtà non è una lingua morta, ma che ancora oggi diverse sono le attività che usufruiscono del nostro amato, antico ed oserei dire elegante latino.

Sicuramente il fiore all’occhiello, tra queste attività, è la Chiesa e alcune associazioni limitate agli studenti. Ma forse non tutti sanno del “Nuntii Latini”. Con la traduzione letterale “Notizie latine” indichiamo, in un mondo amato da adulti e da bambini, la radio, un settimanale radiofonico, nato quasi per gioco, offerto dalle frequenze di Yle Radio 1, prettamente finlandesi, anche se disponibili in tutto il mondo, grazie al web. Tale programma ha raggiunto picchi di ascoltatori che mai nessuno avrebbe immaginato, grazie alle sue accattivanti notizie. La prima trasmissione fu il 1° settembre 1989, mentre l’ultima ebbe spazio il 14 giugno 2019, dopo ben 30 anni di lavoro.

Certo, questa chiusura ha lasciato molti ascoltatori, o come direbbero loro, molti “auditores” a bocca aperta, sia per gli appassionati, sia, perché no, per qualche ragazzo curioso. Tuttavia è ancora possibile ascoltare questi brevi notiziari online. Così facendo, il “Nuntii Latini” ha lasciato libero spazio alla radio vaticana “Hebdomada Papae”, la settimana, interamente latina, dedicata al Papa, anch’essa disponibile in tempo reale o online.

Ritornando alla chicca finlandese, la sua redazione era composta principalmente da docenti universitari, affiancati anche da una giornalista e la sede si trovava presso Helsinki.

Adesso naturalmente la domanda sorge spontanea: cosa trattavano queste trasmissioni per suscitare un tanto cospicuo interesse? I temi erano principalmente gli avvenimenti di cui si parlava in tutto il mondo, gli avvenimenti su cui tutti cercano maggiori risposte, insomma quelli che ancora oggi sono oggetto di studio da parte di moltissime persone.

Ma il lavoro di “Nuntii Latini” non finisce qui. Questo progetto ha dato i suoi frutti anche con delle testimonianze scritte, che sono e saranno utilizzate come testi in libri dell’insegnamento linguistico del latino, soprattutto per coloro che frequenteranno un corso universitario a indirizzo classico.

Adesso, dopo tutte queste informazioni, alla domanda iniziale “Il latino è una lingua morta?”, non risponderemo come al solito, ma possiamo dare curiose informazioni che potranno suscitare l’interesse di chi ci ascolta!

Arianna Presti IIC LS