All’insegna di una maggiore
consapevolezza dei punti di forza del nostro territorio, si è conclusa la prima
uscita didattica dopo due anni di restrizioni e DaD.
a cura di Giuseppe Maria Grasso, IV A Liceo classico
Il 16 marzo 2022, dopo due anni di restrizioni e didattica a distanza, gli studenti del Polo Liceale G.B. Impallomeni hanno preso parte ad una escursione didattica destinata ad essere ricordata positivamente. Dopo essersi radunati in piazza Roma, gli insegnanti, gli studenti e alcuni appartenenti all’Associazione “Italia Nostra” si sono recati, per il corso PCTO sui “Musei del territorio”, all’Antiquarium Archeologico di Milazzo “Domenico Ryolo”, un museo molto particolare, intriso di storia e cultura che conduce ogni visitatore indietro di svariati secoli.
Armi in ossidiana risalenti al Neolitico, monumenti funebri, manufatti restaurati e un pozzo risalente all’Età del Bronzo hanno impreziosito l’ambiente e gli occhi dei presenti, che hanno potuto constatare come l’essere umano sia sempre stato ingegnoso e a tratti solerte anche in epoche molto distanti dalla nostra.
Dopo aver “viaggiato” nella Preistoria, tutti sono stati catapultati in epoche più recenti e hanno avuto modo di ammirare resti di abitazioni, riportati alla luce dagli scavi e altre numerose fonti che dimostrano l’impronta lasciata dagli antichi Greci durante la colonizzazione della Sicilia orientale. Di forte impatto, la visione dei vasi greci a figure nere e a figure rosse scoperti nelle nostre zone, in quanto grazie a delle peculiarità che li hanno contraddistinti, è stato possibile stabilire dove e quando sono stati creati.
In seguito, il gruppo si è mosso verso la Città Murata di Milazzo che, da qualche anno è sede del Museo del Mare (MUMA). Il MUMA, sorto grazie alla collaborazione tra SISO Project, Comune di Milazzo, Università degli Studi di Messina e il Museo della Fauna UNIME, è nato per sensibilizzare le persone sul rispetto dell’ambiente e della natura; ospita la carcassa del capodoglio Siso, finito sulle coste di capo Milazzo dopo essere rimasto impigliato in una rete illegale al largo delle Isole Eolie. Grazie al biologo Carmelo Isgrò, Siso (denominato così in onore di un caro amico di Isgrò che purtroppo, ha perso la vita in un incidente stradale) è stato ripulito dalla plastica che aveva ingerito quando era in vita e sono state recuperate le sue ossa.
I visitatori si sono recati, inoltre, nell’ex Monastero delle Benedettine
dove risiede una parte del Museo della Tonnara di Milazzo, che custodisce reti,
resti di imbarcazioni e altri oggetti autentici risalenti ai primi decenni del
secolo scorso e utilizzati dai “tonnaroti”. Nell’ultima tappa, il gruppo si è
reso spettatore di un affascinante spettacolo alla scoperta della cultura
siciliana, con l’artista Nino Pracanica.
Per questa uscita, tutti gli studenti
che vi hanno preso parte, ringraziano i loro accompagnatori e la sopracitata Associazione
culturale “Italia Nostra” per aver offerto un momento di serenità e per aver
sensibilizzato noi adulti del futuro sull’importanza della cultura. Auspichiamo
che le future amministrazioni prendano coscienza delle incredibili potenzialità
del nostro territorio, affinché possano valorizzarle in maniera adeguata.